E’ possibile ottenere un pass per parcheggiare sulle strisce blu anche se non sono intestatario del veicolo?

Il Comune di Milano rilascia un pass ai cittadini residenti o domiciliati a Milano purché dimostrino il possesso di un autovettura intestata direttamente al richiedente oppure al componente del suo nucleo familiare.

Ma se il veicolo è di proprietà di un familiare non convivente oppure di un soggetto non imparentato con noi?
In questo caso è sufficiente annotare il comodato gratuito.

Si ha un comodato quando l’intestatario della Carta di Circolazione concede l’utilizzo del proprio veicolo, per più di 30 giorni, ad un altro soggetto (in questo caso il richiedente del pass).

In pratica stampiamo un tagliando di aggiornamento della Carta di Circolazione con le generalità dell’utilizzatore (chi richiede il pass) e la scadenza del comodato.

Il Comune di Milano rilascerà un pass per la sosta dietro presentazione della patente (originale e fotocopia), del modulo di richiesta sottoscritto dal richiedente e della copia della Carta di Circolazione con il tagliando di aggiornamento per comodato.

Il pass avrà validità triennale per i cittadini residenti e annuale per i cittadini domiciliati (o durata inferiore legata alla durata del comodato in entrambi i casi).

AGGIORNAMENTO del 30/04/2022

I residenti che richiedono un permesso per un veicolo di non proprietà (in leasing o in comodato d’uso) con pochi click otterranno un permesso subito attivo contestualmente alla domanda online grazie all’autocertificazione. Gli operatori di backoffice eseguiranno successivamente controlli a campione sulle domande pervenute e potranno chiedere ai cittadini di fornire la documentazione aggiuntiva.

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Questo post è stato pubblicato la prima volta il 31/03/2015 su G+

Il Certificato Di Proprietà Digitale (CDPD)

Il Pubblico Registro Automobilistico (PRA), a partire dal 05/10/2015, al posto del Certificato Di Proprietà cartaceo (CDP), rilascia il Certificato Di Proprietà Digitale (CDPD).
Se un veicolo è stato movimentato dopo tale data (per esempio per un trapasso auto), è inutile cercare il CDP in quanto non è mai stato emesso.

Purtroppo, pensando di averlo smarrito, molti automobilisti denunciano lo smarrimento del CDPD.
Mentre la denuncia di smarrimento è indispensabile per richiedere il duplicato del Certificato Di Proprietà cartaceo (CDP), è inutile per il CDPD, in quanto non può essere richiesto il duplicato di un documento digitale.
Il CDPD non può essere smarrito in quanto l’unico originale è depositato nei server del PRA.

Chiunque abbia effettuato un trapasso auto dopo il 05/10/2015 oppure qualsiasi altra pratica auto che prevedeva l’emissione del Certificato di proprietà, non ha ricevuto il CDP cartaceo bensì una ricevuta “Attestazione di presentazione della formalità” contenente i codici di accesso che permettono la visualizzazione del certificato.

Sull’attestazione, oltre al codice alfanumerico di accesso è presente anche un QR-CODE (un quadrato bianco/nero). Inquadrandolo con un moderno cellulare è possibile visualizzare il CDPD.

E’ importante capire che, quando visualizziamo il CDPD attraverso il QR-CODE, stiamo vedendo le notizie presenti nel momento in cui è stato rilasciato il certificato (per esempio alla data in cui è stato trascritto il trapasso auto).
Se una pubblica amministrazione oppure un gestore privato di pubblici servizi, ha iscritto un fermo amministrativo dopo tale data, per noi non sarà visibile.

L’unico modo per verificare l’iscrizione di un fermo amministrativo oppure di qualsiasi altro gravame, iscritto dopo il rilascio del Certificato di proprietà digitale, è quello di richiedere una Visura PRA per targa (la rilasciamo anche noi).

Lo smarrimento dell’Attestazione di presentazione della formalità (la ricevuta del CDPD), non è importante in quanto possiamo richiamare il CDPD dai server del PRA attraverso il numero di targa del veicolo e il codice fiscale del proprietario.
Sempre attraverso il numero di targa e il codice fiscale, possiamo verificare se un Certificato Di Proprietà è in formato cartaceo (CDP) oppure se è in formato digitale (CDPD).

In conclusione, se per il veicolo è stato emesso un Certificato di proprietà digitale (CDPD), per effettuare un trapasso auto sarà sufficiente avere la Carta di Circolazione (libretto).

A questo punto non ti resta che calcolare il costo del trapasso auto.

Come si fa il trapasso auto per aggiudicazione all’Asta?

Il trapasso auto per aggiudicazione all’asta è una normale pratica di Passaggio di proprietà.

Al posto di un Atto di vendita si trascrive il Verbale di aggiudicazione all’asta rilasciato dall’Istituto Vendite Giudiziarie oppure direttamente dal Tribunale (Atto amministrativo).

Anche per questa pratica è possibile chiedere le agevolazioni Legge Dini (Minivoltura).

Se ancora presente, è necessario riconsegnare il CDP cartaceo.

Se è stato smarrito è necessario che la mancanza del documento sia indicata sul Verbale, altrimenti sarà necessario presentare una Denuncia di smarrimento del CDP/FC.

La stessa cosa andrà fatta se è stata smarrita la Carta di Circolazione/Documento Unico.

Ti consiglio di verificare anche la presenza di eventuali gravami attraverso una Visura PRA (Fallimento, Fermo amministrativo, ecc.).

Normalmente, sul Verbale di assegnazione, è specificata la facoltà di cancellare i gravami presenti.

La spesa da affrontare per questa pratica è quella di un normale trapasso auto (puoi calcolare il costo del trapasso auto) al quale deve essere aggiunta la spesa per la cancellazione degli eventuali gravami.

Come si fa un Trapasso auto con Foglio Complementare?

La procedura per effettuare il trapasso auto di un veicolo ancora munito di Foglio Complementare è la stessa prevista per i veicoli muniti di Certificato di Proprietà, sia cartaceo che digitale.

Infatti non esiste una specifica esclusione, dalla procedura DL98 (Documento Unico), per i veicolo muniti di Foglio Complementare.

In presenza di un Foglio Complementare, normalmente non è possibile creare un Atto di vendita nativo digitale, viene creato un Atto di vendita cartaceo.
Questi veicoli non sono passati in automazione. Ciò significa che i dati del proprietario sono ancora consultabili tramite lettura del “volume” PRA (ora interamente microfilmati).

Per inserire il veicolo in automazione è necessario aprire un ticket sul Portale HDA di ACI, allegando la copia dei documenti, per chiedere il Riscontro del veicolo.

Se è stato smarrito il Foglio Complementare è necessario sporgere Denuncia di smarrimento presso gli organi di Pubblica sicurezza (Polizia o Carabinieri).

Per creare un Atto di vendita nativo digitale (DICHIARAZIONE DI VENDITA UNILATERALE o DICHIARAZIONE VENDITA VEICOLO USATO) è necessario ottenere prima il Riscontro del veicolo al PRA.

Per effettuare il trapasso auto con Foglio Complementare è necessario presentarsi in agenzia con la seguente documentazione:

  • Foglio Complementare
  • Carta di Circolazione
  • Documento di identità (acquirente e venditore)
  • Codice fiscale (acquirente e venditore)
  • Permesso di soggiorno (acquirente)

Normalmente questi veicoli usufruiscono anche dell’agevolazione riservata ai veicoli di interesse storico e collezionistico.

Il costo totale del trapasso auto con Foglio Complementare è lo stesso degli altri veicoli e varia in base alla potenza del veicolo oppure per gli autocarri alla portata utile. Sul nostro sito è possibile calcolare il costo del trapasso auto.

Trapasso auto per cessione quota parte

Nella pratica di trapasso auto per cessione di quota parte, il venditore rimane comproprietario del veicolo (cede appunto una quota, non l’intera proprietà).

Questa pratica è spesso utilizzata per usufruire di agevolazioni/riduzioni sull’assicurazione.

Premettiamo che, per i beni mobili registrati non esistono le percentuali di proprietà. Tutti i proprietari lo sono in egual misura.

Per tale ragione il Documento Unico non riporta le percentuali di proprietà e non è possibile che uno stesso soggetto compaia più volte.

Per questa pratica è possibile utilizzare un Atto di vendita nativo digitale. Deve essere firmato dal proprietario del veicolo (VENDITORE).

Sull’Atto di vendita sarà presente l’indicazione: CESSIONE DI QUOTA PARTE.

I soggetti ACQUIRENTE saranno, oltre al nuovo acquirente, anche il soggetto che è già proprietario. Anche L’Istanza Unificata firmata dagli acquirenti, deve riportare l’indicazione CESSIONE DI QUOTA PARTE.

La spesa da affrontare è quella di un normale trapasso auto. Calcola il costo del tuo trapasso auto.

Il tuo trapasso auto è protetto gratuitamente con Pratica Assicurata

Grazie alla partnership con la primaria compagnia UnipolSai Assicurazioni, il cittadino o azienda che svolge una pratica di trapasso auto presso la nostra agenzia viene protetto da una copertura assicurativa. La protezione riguarda eventi come lo smarrimento, il furto e il deterioramento del Documento Unico. Accedere a questa opportunità è facile ma soprattutto è gratuito!

UnipolSai

È la compagnia assicurativa del Gruppo Unipol, leader in Italia nei rami Danni e, in particolare, nell’ R.C. Auto. Attiva anche nei rami Vita, UnipolSai occupa una posizione di preminenza nella graduatoria nazionale dei gruppi assicurativi per raccolta diretta.

Pratica Assicurata

Nei casi di smarrimento, furto, deterioramento, il cliente potrà rivolgersi alle agenzie aderenti l’iniziativa su tutto il territorio nazionale per ottenere il duplicato del documento gratuitamente.

La copertura ha durata 12 mesi dall’effettuazione del trapasso auto.

Pratica Assicurata
Trapassi auto e immatricolazioni con noi sono protetti.

PRATICA ASSICURATA – FAQ

Quanto costa il servizio?

Nulla. Il servizio è interamente gratuito e compreso nel costo del tuo trapasso auto.

Quali tipologie di pratiche sono incluse in questo servizio?

Sono inclusi nel servizio tutte le pratiche di trapasso auto e immatricolazione per i quali è effettuata l’emissione del Documento Unico con le procedure DL 98/2017. Sono esclusi i trapassi auto Legge Dini (minivolture).

Cosa devo fare per attivare la copertura assicurativa sul mio trapasso auto?

Non è prevista nessuna operatività aggiuntiva. Le pratiche vanno in copertura in maniera automatica.

Che documento devo ricevere?

Il giorno successivo all’effettuazione della pratica, riceverai via email o WhatsApp il Certificato di Polizza emesso dalla piattaforma.

Quando viene attivata la copertura?

La copertura si attiva in maniera automatica il giorno successivo all’effettuazione della pratica.

Quanto dura la copertura?

Il veicolo è in copertura per 365 giorni.

Cosa succede se il Duplicato viene richiesto presso un UCO?

In quel caso il duplicato essendo gestito da un soggetto esterno, non può essere coperto dall’indennizzo relativo alla Pratica Assicurata.

Posso avere la lista di TUTTE le revisioni effettuate su un veicolo? (non solo dell’ultima)

Spoiler: Si, è possibile ma bisogna avere lo SPID.

Prima di effettuare il trapasso auto è consigliabile effettuare alcune verifiche.

Insieme alla Visura PRA, il controllo delle revisioni effettuate è certamente una delle verifiche da effettuare (è anche gratuita).

Il Portale dell’automobilista permette di verificare l’ultima revisione effettuata per tutti i veicoli presenti nell’Archivio Nazionale Veicoli ANV. E’ possibile utilizzare il menù SERVIZI ONLINE > VERIFICA ULTIMA REVISIONE per ottenere, appunto, i dati dell’ultima revisione effettuata.

Quello che è poco noto è che, nei servizi riservati ai Cittadini, è presente la possibilità di ottenere la Lista di TUTTE le revisioni effettuate, con l’indicazione del chilometraggio registrato.

Per qualsiasi veicolo, anche quelli non di proprietà, è possibile conoscere:

  • Tipo Veicolo
  • Targa
  • Data Revisione
  • Esito Revisione
  • Km rilevati dall’operatore

I Km rilevati dall’operatore sono quelli che il tecnico della revisione ha potuto leggere sul contachilometri del veicolo, il giorno stesso che ha effettuato la revisione.

Questa indicazione permette di verificare che i km rilevati abbiamo un andamento crescente negli anni.

La presenza di un chilometraggio inferiore, rispetto a quello rilevato in occasione della revisione precedente, può indicare un intervento fraudolento atto a “ringiovanire” il veicolo.

Per ottenere la Lista delle revisioni effettuate è necessario disporre dello SPID.

Si parte dal sito del Ministero dei trasporti: https://www.ilportaledellautomobilista.it

In alto a destra è presente il tasto: ACCEDI AL PORTALE

Quindi si sceglie: Accedi con le credenziali SPID o CIE

Una volta loggati, sulla sinistra sarà presente il menù “Cittadino”

Sarà necessario scegliere: Accesso ai servizi > Verifica revisioni effettuate

Le revisioni visibili sono solo quelle effettuate dopo il 01/06/2018. Quelle effettuate precedentemente non saranno visibili.

Se il kilometraggio è coerente con quello attuale, non ti resta che calcolare il costo del trapasso auto e prenotare l’appuntamento in agenzia.

E’ possibile circolare con un veicolo con targa estera?

Spoiler: Dal 19/03/2022 è possibile ma è necessario registrarsi al REVE.

Facciamo un passo indietro.
Con il DL 113/2018, la stretta sui “furbetti della targa estera”, era stato introdotto il divieto di guidare un veicolo con targa estera da parte di un conducente con residenza in Italia.
Il divieto era previsto per tutti, quindi era valido sia che il conducente fosse un cittadini italiano, comunitario o extracumunitario.
La discriminante era condurre un veicoli con targa estera, nonostante si avesse la residenza in Italia.
L’unico modo per evitare la sanzione, era nazionalizzare il veicolo, quindi chiedere la targa italiana.
In alternativa era possibile Radiare il veicolo per esportazione ed “esportarlo” nuovamente nel paese di provenienza.

Con la Legge n. 238 del 23 dicembre 2021 pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.32 del 17 gennaio 2022, viene introdotto nel Codice della strada il nuovo art. 93. E qui cambia tutto.

Al divieto di condurre un veicolo con targa estera, viene sostituita la previsione di una sanzione per la mancata registrazione al REVE. Ma cos’è questo REVE?

Registro Elettronico Veicoli Esteri REVE

Lo dice il nome stesso, questo registro conterrà tutti i veicoli con targa estera.
Al contrario dei veicoli con targa italiana, che sono registrati presso l’Archivio Nazionale Veicoli ANV, gestito dal Ministero dei trasporti, il nuovo registro verrà gestito dal PRA.

Nel REVE verranno registrati i dati tecnici del veicolo (cilindrata, kw, alimentazione, norme antinquinamento) e i dati dell’utilizzatore.
E’ importante considerare questo aspetto: Nel REVE non saranno registrati i dati del proprietario estero, ma i dati dell’utilizzatore italiano.

Questo aspetto chiarisce un altro concetto:

  • Il veicolo con targa estera NON può essere intestata a un soggetto con residenza/sede in Italia, deve essere intestato a un soggetto con residenza/sede all’estero.
  • Nel REVE vengono registrati i dati dell’utilizzatore, NON del proprietario.

Se il proprietario del veicolo con targa estera, ha residenza/sede in Italia, è necessario fare una pratica di nazionalizzazione e ottenere le targhe italiane.

Quindi condizioni necessarie per iscriversi al REVE sono:

  • Disporre dei documenti esteri del veicolo
  • Disporre di un contratto scritto tra il proprietario e l’utilizzatore
  • L’utilizzatore deve avere residenza/sede in Italia e non può coincidere con il proprietario

Per quanto riguarda il contratto sarà necessario un contratto di comodato gratuito, di noleggio oppure un contratto leasing.
Se il contratto non è scritto il italiano, sarà necessario effettuare una traduzione giurata in Tribunale.

Per effettuare l’iscrizione al REVE, l’utilizzatore deve rivolgersi a uno Sportello Telematico dell’Automobilista STA (agenzie di pratiche auto).
La ricevuta di iscrizione è normalmente rilasciata a vista. In questa prima fase è necessario attendere 24/48ore.

In conclusione quindi, l’iscrizione al REVE quindi permette di condurre in Italia un veicolo con targa estera.